Scopri la storia della POZZI, una storia di oltre cent'anni

CENT'ANNI
Si possono ripercorrere le tappe della storia della tintoria e anche un po' quelle della grafica industriale seguendo il percorso delle "testatine" pubblicitarie della POZZI LEOPOLDO nell`ultimo secolo.
Alla fine degli anni '40 Treccani pubblicava l' Enciclopedia Italiana.
Sotto la voce "tintoria" appariva la fotografia di un'autoclave POZZI.
Il prodotto era già allora maturo e ben consolidato. Infatti, per risalire alle origini della POZZI, dobbiamo cambiare secolo.

Il 1885 segna la nascita della F.lli POZZI che diventerà agli inizi del '900 quella LEOPOLDO POZZI che, dalla costruzione di pulegge industriali, si trasformerà in azienda meccano-tessile .
Passerà attraverso la fabbricazione di proiettili durante la Prima Guerra Mondiale, ma pubblicherà il suo primo brevetto "tessile" nel 1925.

Da allora, la spinta all`innovazione e, soprattutto, la serietà con cui i prodotti vengono ingegnerizzati e presentati sul mercato non sono mai venute a mancare.

Insieme alla POZZI è la tecnologia della tintura in Italia e nel mondo che si è evoluta negli ultimi 100 anni, come possiamo ripercorrere scorrendo i depliant e i fogli di presentazione che l'hanno accompagnata.


La storia del nostro marchio

1885 Nascita della F.lli POZZI


Il 1885 segna la nascita della F.lli POZZI che diventerà poi agli inizi del '900 quella LEOPOLDO POZZI che, dalla costruzione di pulegge industriali, si trasformerà in azienda meccano-tessile.

Anni 1900-1920 Il Liberty per l`inizio secolo

La maggior quantità di lavorazioni sul filo viene eseguita in matasse e i tini che la POZZI produce sono in legno cerchiato e profilati di ferro; lo stesso vale per gli impianti di candeggio.
Le pompe e le tubazioni sono costruite in ghisa.

Anni 1920-1930 Art decò e un po' di futurismo nell`aria

Vengono prodotti i primi impianti di candeggio sottovuoto usando pompe a pistoni prodotte nelle proprie fonderie.
Le caldaie si costruiscono in lamiere di ferro chiodato o ad anelli in ghisa sovrapposti.
Viene introdotta la pompa centrifuga con valvola di inversione flusso.

Anni 1930-1940 In ossequio alla storia: puro stile Littorio

Al ferro e alla ghisa comincia ad affiancarsi la prima lega di acciaio inossidabile: si chiamava allora "NICHELINA".
Viene brevettata la macchina per rocche con porta-materiale quadro ribaltabile e si introducono nel tessile le centrifughe a sospensione cardanica.
Viene anche prodotta tutta una serie di macchine ausiliarie (sbattimatasse, presse ecc.)

Anni 1940-1950 Pre-moderno per la ricostruzione.

Alle prime macchine a pressione in ghisa, introdotte negli anni '40 (fu considerato strategico il costruire una tintoria sperimentale per dimostrarne la superiorità) si affiancano le prime costruzioni in acciaio inossidabile.
In questo periodo, in ambito cotoniero, viene molto sviluppata la tintura in subbio, si superano definitivamente le trasmissioni a cinghia e la POZZI produce anche macchine di tintura e lavaggio in largo per tessuti. Spunta sulle pubblicazioni l'attuale marchio.

Anni 1950-1960 Un po' di colore per gli anni del boom

Viene introdotto l`asciugatoio semirapido a compressore rotativo: la costruzione delle autoclavi è ora completamente in acciaio inossidabile. Il tessuto viene quasi esclusivamente trattato in jigger.
La vaporizzatrice di fissaggio filati diventa sottovuoto.

Anni 1960-1970 Un sapore di modernariato

Sono gli anni della introduzione delle automazioni nel macchinario di tintura e con l`espandersi dell`uso del poliestere le temperature di trattamento aumentano: i mulinelli diventano sotto pressione e si allarga l’uso di tingere il tessuto in siluro.
Per il filato viene introdotto l’asciugatoio rapido pressurizzato e le matasse abbandonano le macchine a cappello per trasferirsi negli armadi di tintura.

Anni 1970-1980 Perde ogni velleità e si adegua al positivismo imperante

Nasce e si sviluppa il tinto in corda e la POZZI presenta il Jet, che poi col tempo si addolcisce in Flow per allargare l'utenza potenziale. E' il momento della tintura in fiocco e a Prato la POZZI costruisce la prima tintoria per fiocco ad alta densità di carica e rapporto di bagno ridotto. Gli idroestrattori diventano a velocità variabile e le macchine a tingere sempre più grandi.

Anni 1980-1990

E' il decennio della crisi petrolifera e la POZZI si adegua con quello che sarà uno dei suoi più eclatanti successi: brevetta il recuperatore rotante RCR di cui venderà in pochi anni più di 1.500 esemplari. Viene costruita una nuova società, la POZZI ELETTRONICA, per meglio seguire lo sviluppo delle tecnologie di controllo e automazione. Nascono le prime tintorie completamente automatiche e si sperimentano nuovi sistemi di tintura.

Dal 1990

Resta forte la consapevolezza delle origini, con accresciuta attenzione all'efficienza e alla sostenibilità. E' con questo spirito che la POZZI LEOPOLDO si trasforma, modellandosi attorno alle nuove esigenze del mercato globale.