Il nuovo scambiatore di calore rotante brevettato da POZZI, dopo gli oltre 5.000 implementati in tutto il mondo come acclamata "best practice" per il recupero da reflui molto sporchi, evolve grazie a una puntuale simulazione computazionale. Il risultato è la riprogettazione delle superfici di scambio termico che fissa il nuovo standard per gli scambiatori autopulenti.
Per ulteriori informazionie una panoramica di possili applicazioni visitate il nostro sito dedicato
www.pozzienergy.it
TECNOLOGIA PER UNA SEMPRE MINORE MANUTENZIONE
L'accurata analisi ad elementi finiti ha consentito un considerevole miglioramento della rigidità strutturale e, pertanto, della resistenza alla pressione da parte dei dischi, mentre, al contempo, il passaggio dalla forma rotonda a quella a goccia delle depressioni di rinforzo ha comportato un deciso miglioramento delle condizioni idrodinamiche del movimento dei fluidi nello scambiatore.
TECNOLOGIA PER UNA MAGGIORE EFFICIENZA
L'analisi termica e quella di particle motion hanno affinato i dettagli fisici dello scambiatore in modo da migliorare lo scambio termico, minimizzare le dimensioni dello strato limite e aumentare la turbolenza in prossimità delle superfici per ottimizzare l'azione autopulente generata dalla rotazione.
I dischi lenticolari modulari non sono più saldati l'uno all'altro, sicchè è ora possibile assemblarli e cambiarli singolarmente e indipendentemente sul rotore di supporto.
L'attuale design delle depressioni sulle superfici dei dischi, che si è con questo guadagnato il recente brevetto, apporta una nuovissima azione di spinta dei fluidi trattati, rendendo lo scambiatore perfettamente adatto al processo di effluenti densi e viscosi, riducendo ulteriormente la perdita di pressione generata.
La struttura reticolare delle depressioni e la nuova tecnica di saldatura robotizzata rendono i dischi molto più resistenti alla pressione, vantando una pressione di scoppio pari a 36 bar e, quindi, una pressione interna di lavoro fino a 5 bar.
La distanza fra i dischi è stata ridotta, comportando un minor ingombro dello scambiatore, aumentando cioè il trasferimento termico per unità di superficie occupata rispetto al precedente RCR.
Il miglior controllo della fluidodinamica all'interno dello scambiatore permette di raggiungere più alte velocità di rotazione senza pericolosi scollamenti dei filetti fluidi, aumentando in tal modo le capacità di autopulizia e anti-fouling tipiche dello scambiatore rotante.
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The RHeX project has received funding by the European Union’s Horizon
2020 Research and Innovation Program under Grant Agreement n° 723930. |
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RHeX is part of the LowUP project: Low
valued energy sources UPgrading for buildings and industry uses http://lowup-h2020.eu/ |